ARTICOLO N. 051
DATA 28.02.2002
I.V.A.
LE CESSIONI DI BENI USATI, IL METODO DEL MARGINE GLOBALE E LA
DICHIARAZIONE IVA 2002
Art. 36, D.L. n. 41/95
Istruzioni dichiarazione IVA 2002
La determinazione del margine globale,
nell'ambito dei beni usati, si basa sulla differenza tra
I'ammontare complessivo delle cessioni e I'ammontare complessivo
degli acquisti (comprese le
spese accessorie e di riparazione) registrati nel periodo di riferimento
(mese o trimestre).
In sede di dichiarazione IVA si rende necessario un conguaglio
su base annuale. Da ciò emerge
la necessità di effettuare la dichiarazione IVA (almeno
in via provvisoria) in tempi ristretti.
Va segnalato che le istruzioni per la compilazione della dichiarazione
IVA relativa al 2001
richiedono espressamente di indicare nel quadro VF e in particolare
a rigo VF12, i costi relativi
alle operazioni (acquisti di beni e spese accessorie) rientranti
nel regime del margine da parte dei
soggetti che applicano il metodo analitico e quello globale.
II metodo del margine globale,
previsto dal comma 6 dell'art. 36, D.L. n. 41/95,
convertito dalla
Legge n. 85/95, interessa i soggetti che effettuano la cessione
dei beni elencati nella seguente
tabella:
veicoli usati, monete e altri oggetti
da collezione (ad esclusione di quelle effettuate dagli
ambula
confezioni di materie tessili e comunque di prodotti di abbigliamento,
compresi quelli accessori
beni, anche di generi diversi, acquistati per masse come compendio
unitario e con prezzo
indistinto
prodotti editoriali di antiquariato
qualsiasi altro bene, se di costo inferiore a un milione di lire ~ 516,46)
P Cosi come disposto dall'art. 30,
comma 6, Legge n. 388/2000, la cessione di autoveicoli
N.B.
acquistati da soggetti che hanno applicato I'IVA commisurata al
10% o 50% della base
imponibile, rientra nel regime del margine.
La differenza tra I'ammontare complessivo delle cessioni e I'ammontare
complessivo degli
acquisti (comprese le spese accessorie e di riparazione) ottenuta
nel periodo di riferimento (mese
o trimestre) può essere positiva o negativa.
Differenza positiva
margine lordo
Verificandoci tale situazione, il
contribuente dovrà determinare I'IVA a debito dovuta per
il periodo
di riferimento tramite lo scorporo del margine "lordo".
Ci rammenta che in presenza di cessioni di beni assoggettate ad
aliquote diverse il margine
lordo va ripartito in proporzione al rapporto tra i corrispettivi
soggetti alla medesima aliquota IVA e
il totale dei corrispettivi annotati nel periodo.
I predetti rapporti devono essere calcolati arrotondando il risultato
alla seconda cifra decimale. La
percentuale del maggior corrispettivo va determinata per complemento
a 100 rispetto alla somma
delle altre (ossia sottraendo tale somma dal valore 100).
Differenza negativa i > margine negativo
La differenza negativa, che rappresenta un'eccedenza di costo,
va riportata nella liquidazione
del periodo successivo.
y Va sottolineato che I'eccedenza di costo riportabile nell'anno
successivo è quella
risultante dalla dichiarazione IVA annuale e non quella dell'ultimo
periodo dell'anno
(dicembre o quarto trimestre).
COMPILAZIONE DELLA DICHIARAZIONE
IVA RELATIVA AL 2001
QUADRO WF
Gli acquisti di beni usati, comprese le eventuali spese accessorie
o di riparazione devono
essere riportati nel quadro VF e in particolare a rigo VF12.
sul punto.le istruzioni per la compilazione della dichiarazione
IVA relativa al 2001 specificano che
i predetti acquisti devono essere "indicati al rigo VF12
della dichiarazione relativa all'anno in cui
sono stati annotati nei registri previsti dall'art. 38 del D.
L. n. 41/1995, in aggiunta agli importi degli
altri' acquisti non imponibili eventualmente effettuati:
Tenendo presente quanto sopra si può concludere sostenendo
che a rigo VF12 devono essere
ricompresi gli acquisti di beni usati e le relative spese accessorie
o di riparazione registrate nei
registro degli "acquisti di beni usati" nel corso dei
2001 (indipendentemente dal fatto che gli
stessi sono stati o meno ceduti durante il 2001).
Le fatture relative alle altre spese e/o acquisti (telefono, tenuta
contabilità, energia elettrica,
cancelleria, ecc.) vanno comprese nel quadro VF nei relativi righi.
QUADRO VE
Nelle istruzioni per la compilazione della dichiarazione IVA è
disponibile il prospetto B da
utilizzare per la corretta compilazione del quadro VE. In particolare
per il margine globale va
utilizzata la parte 2.
Come sopra accennato, in cede di dichiarazione annuale IVA, il
soggetto interessato deve
effettuare un conguaglio considerando tutte le operazioni effettuate
e registrate nel 2001.
Si potrebbe verificare il caso che I'eccedenza di costo determinata
nella liquidazione
periodica del mese di dicembre o del quarto trimestre 2001 non
corrisponda con
I'eccedenza risultante dalla dichiarazione IVA annuale.
Considerato che soltanto I!eccedenza di costo risultante dalla
dichiarazione annuale è
"riportabile" nella liquidazione periodica del mese
di gennaio o del primo trimestre 2002,
il conguaglio cu base annuale va determinato
quantomeno entro il termine di
effettuazione delle predette liquidazioni periodiche.
A tal fine le istruzioni ministeriali evidenziano che:
"i contribuenti che applicando
il regime del margine con il metodo globale, hanno realizzato
nelle
prime liquidazioni periodiche un margine lordo positivo evidenziando
pertanto, una maggiore IVA
dovuta, mentre nelle ultime liquidazioni hanno evidenziato, invece,
un margine negativo, devono
comunque far riferimento, al fine di determinare la base imponibile
lorda, o in alternativa il
margine negativo, alle risultanze contabili relative a tutto I'anno
2001.
Anche le risultanze finali dei registi devono quindi tener conto
che il margine negativo utilizzabile
nell'anno 2002 è quello calcolato su base annua e risultante
al rigo VG22 della dichiarazione IVA
per il 2001."
I righi del quadro VE interessati
all'indicazione delle operazioni assoggettate al regime globale
differiscono a seconda del risultato ottenuto in cede di conguaglio,
come segue.
MARGINE GLOBALE POSITIVO
da VE20 scomposizione (imponibile e IVA) del margine globale positivo conseguito in relazione
a VE22
all'aliquota applicabile
margini relativi alle operazioni non imponibili che costituiscono plafond (tale margine va
determinato in via "analitica")
VE30
VE32
differenza tra la somma dei corrispettivi
imponibili e non imponibili e la somma dei
predetti margini globali imponibili e non imponibili che concorrono
alla formazione del
plafond
MARGINE GLOBALE NEGATIVO (eccedenza di CoSto)
margini relativi alle operazioni non imponibili che costituiscono plafond (tale margine va
VE30
determinato in via "analitica")
differenza tra la somma dei corrispettivi imponibili e non imponibili e i predetti margini
non imponibili
VE32
Esempio 1~ Un soggetto trimestrale,
operante con il regime globale, ha effettuato e
Esempio 1
annotato nel 2001 le seguenti operazioni (aliquota IVA 20%).
Tenendo conto dei dati sopra esposti il prospetto B - parte 2
è cocì compilato:
RIGO 10 corrispettivi, al lordo di
IVA suddivisi per aliquota 20% L 192.300.000
RIGO 12 ammontare degli acq. e delle spece di riparaz e access.
L. 164.600.000
RIGO 13 margine negativo dell'anno precedente L. 25.000.000
RIGO 14 margine complessivo lordo L. 2.700.000
RIGO 16 margini lordi per aliquote 20% L. 2.700.000
RIGO 18 differenza dei corrispettivi, da comprendere nel rigo
VE32 L. 189.600.000
II margine lordo conseguito nel
2001 (pari a L. 2.700.000), determinato in sede di
dichiarazione
annuale, dopo averlo scorporato in imponibile ed IVA va riportato
nel quadro VE a rigo VE22 (L.
2.250.000 e L. 450.000).
La differenza, pari a L. 189.600.000, tra il totale dei corrispettivi
(L. 192.300.000) e il margine
lordo complessivo (L. 2.700.000) va evidenziata a rigo VE32.
La sezione 2 del quadro VG è così compilata:
Nella fattispecie in esame I'eccedenza
di costo ottenuta nel quarto trimestre 2001 (L. 1.500.000)
non può essere riportata nel 2002, in quanto di fatto già
utilizzata in "compensazione" con i
margini positivi conseguiti nel corso del 2001.
Relativamente alla compilazione del quadro VH Ci rammenta che
in esso devono essere
riepilogati i saldi (a debito o a credito) delle liquidazioni
periodiche. A tai fine va sottolineato che
non assumono rilevanza le eccedenze di costo.
Infine, a rigo VF12 dovrà essere evidenziato I'importo
di L. 164.600.000.
Esempio 2)
Esempio 2
Un soggetto trimestrale, operante
con il regime globale, ha effettuato e
annotato nel 2001 le seguenti operazioni (aliquota IVA 20%).
i
Tenendo conto dei dati copra esposti il prospetto B - parte 2
è così compilato:
rigo 10 corrispettivi, al lordo di IVA suddivisi per aliquota
20% L 393.000.000
rigo 12 ammontare degli acq. e delle spese di riparaz e
accecs. L 399.000.000
rigo 13 margine negativo dell'anno precedente
L .000
rigo 15 margine negativo da riportare nell'anno Successivo
L 6.000.000
rigo 18 differenza dei corrispettivi, da comprendere nel
rigo VE32 L 393.000.000
Dai dati copra evidenziati si pub
desumere che il margine complessivo conseguito nel 2001 B
negativo, ed è pari a L. 6.000.000: in guanto gli acquisti
di beni usati Cono Stati superiori alle
cessioni di beni usati. In tale caso, la differenza, pari a L.
393.000.000, tra il totale dei corrispettivi
(L. 393.000.000)e il margine lordo complessivo (zero) va evidenziata
a rigo VE32.
La sezione 2 del quadro VG è cosi compilata
Pur avendo determinato un margine
positivo nel 2001 (secondo trimestre), a fine anno lo stesso è
stato "compensato" con gli acquisti effettuati nel quarto
trimestre, con la conseguenza che
I'ammontare dell'eccedenza di costo riportabile nel 2002 si B
ridotta da L. 12.000.000 (risultante
dal quarto trimestre) a L. 6.000.000 (risultante dal conguaglio
effettuato in dichiarazione annuale).
Infine, a rigo VF12 dovrà essere evidenziato I'importo
di L. 399.000.000.i